81
miliardi...
Leggendo
il lancio dell'Agenzia Ansa riprodotto sopra, si capiscono meglio i motivi per
cui a pagina 2 abbiamo dato spazio alla bozza del "disciplinare" e al
meccanismo dei punteggi, molto simile, se non identico, a quello adottato dal
regolamento che ha permesso lo stanziamento di ben 81 miliardi ad alcune
televisioni, invece di assegnare questa cospicua somma per la sistemazione delle
nuove postazioni di trasmissione o a chi ne ha reale necessità.
Non
a caso la Frt canta vittoria perché i beneficiari saranno quelli che in virtù
del "traino" pubblicitario possono vantare i famigerati
"requisiti" che sono poi quelli del comma 17 dell'articolo 16 della
223/90 (potenzialità economica, presenza sul mercato, personale impiegato
ecc...). A seguito della denuncia del presidente e del segretario del Conna in
ottava Commissione Senato, ogni titolare di emittente televisiva che non è
nostro iscritto, sarebbe bene si domandasse se essa non avrebbe avuto più forza
se sostenuta anche dalla sua presenza, e se in parte non dipenda dal suo
autolesionismo se oggi, senza poter far nulla, è costretto ad essere frodato e
a subire prevaricazioni.
Il
Conna per anni ha informato sui pericoli che si andavano profilando mentre altre
associazioni che campavano sulle disgrazie degli altri cercavano di colpirci
dandoci degli allarmisti. Poi, esse, cambiando improvvisamente marcia, passarono
alla diffamazione sotto traccia, affermando a mezza bocca: "quelli, (noi
del Conna) lasciateli perdere, difendono i vostri nemici" e siccome è raro
trovare qualcuno che non abbia avversari, il gioco diffamatorio funzionò a
lungo...
Tutto
invece si è avverato, nessuna nostra previsione si è mostrata campata in aria.
Oggi, quindi, c'è da domandarsi (e ogni titolare di televisione o radio deve
interrogarsi), che cosa non ha funzionato nello schieramento associativo e se
non è giusto e razionale far parte del Comma invece di aspettare che il più
forte predomini, definitivamente.
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