UN ANNO DI LOTTA
Il direttivo del Conna si è trovato quest'anno alle prese con tutta una
serie di gravi problemi che hanno investito il mondo delle radio e delle
televisioni, dalla concentrazione in poche mani del potere informativo alla
gravissima situazione in cui si sono trovate le emittenti locali decise a
resistere alla prepotenza dei becchini che vorrebbero seppellirle.
La nascita poi delle "Tv di strada" negli ultimi mesi ha aperto un fronte
che sta mandando a monte il gioco di quanti pensavano ormai di avere partita
vinta.
Riepiloghiamo per quanti non sono ancora collegati a Internet quanto è
accaduto nell'anno che sta per finire. Quella che segue è una libera sintesi
degli articoli più significativi apparsi sui nostri siti www.conna.it e
www.nuoveantenne.it.
GENNAIO
LA SCOPERTA
Da una ricerca accurata presso le Commissioni e gli uffici
competenti delle Camere per capire l'origine dell'emendamento che nella
Legge finanziaria costituisce il comma 2 dell'articolo 74, abbiamo scoperto
che l'iniziativa per ottenere il provvedimento di legge che consente alle
emittenti comunitarie nazionali (in pratica Radio Maria e Radio Padania) di
attestarsi in tutta Italia su punti di frequenza apparentemente liberi
vedendoseli poi in seguito riconosciuti dal Ministero delle comunicazioni è
dell'onorevole Davide Caparini.
Caparini già aveva tentato di inserire questo particolare emendamento in una
delle tante leggi (la numero 249/97) sulla emittenza per costruire
gratuitamente ad uso del proprio partito una rete nazionale radiofonica.
L'emendamento allora fu respinto, ma Davide Caparini, puntualmente, lo ha
ripresentato al governo Berlusconi riuscendo finalmente a farlo inserire
all'articolo 74 della legge finanziaria.
Danilo Maddalon, di Radio Nuova Musica, ha proposto l'invio di una lettera
di diffida depositata presso gli ispettorati, rendendo questi responsabili
agli effetti di quanti hanno intenzione di attivare nuovi apparati di
trasmissione, anche in previsione del solito giochetto, ossia l'occupazione
iniziale di una frequenza con un apparato di piccolissima potenza, destinata
poi ad essere aumentata - anche mostruosamente - trascorsi i 90 giorni di
prova previsti per legge. Il testo è disponibile presso la segreteria del
Conna.
FEBBRAIO
L'ARPA BIRMANA
Ci è pervenuto un preoccupante documento (Delibera n. VII 7351) sottoscritto da tutti gli assessori regionali della Lombardia con
in testa il loro presidente Roberto Formigoni sull'inquinamento da onde
elettromagnetiche, un argomento che va di moda per quanti sono a caccia di
facili consensi popolari. A costoro poi non importa nulla se sul terrazzo
dell'hotel Michelangelo, poco distante dalla stazione Centrale milanese,
operino trasmettitori per svariate decine di chilowatt e che persone paganti
somme astronomiche per una camera di albergo siano per tutto il tempo di
permanenza irradiate in modo massiccio a loro insaputa, oppure che sul
tetto del palazzo della Regione (sì, si è letto bene, proprio della Regione
Lombardia, quella colpita dall'aereo, la stessa che poi pontifica!) sono in
funzione apparati di enorme potenza di Mediaset e di altre stazioni con il
personale della Regione che lavora tutto l'anno ai piani inferiori.
Sembra impossibile che nessuno abbia mai preso carta e penna denunciando
insieme ai pericoli che corrono i cittadini, la bassa demagogia di certi
amministratori; e l'Arpa che fa, è troppo impegnata a perseguitare le
emittenti locali per accorgersene?
Tornando al documento/delibera, fra una imprecisione e una empiricità si
afferma: "L'installazione degli impianti dovrà essere realizzata in modo da
evitare che il centro del sistema radiante sia posizionato a quote inferiori
a quelle di edifici destinati a permanenze superiori alle quattro ore
situati entro 100 metri nel caso di impianti con potenza totale ai
connettori di antenna non superiore a 300 watt; entro 250 metri nel caso di
impianti con potenza totale ai connettori di antenna non superiore ai 1000
watt; entro 500 metri nel caso di impianti con potenza totale ai connettori
di antenna superiore ai 1000 watt".
Per saperne di più, e per un minimo di erudizione, questi signori non hanno
avuto neppure la prudenza di rivolgersi sotto casa al tecnico che ripara
televisori perché non una parola viene detta sulla frequenza di
trasmissione; per cui 100 watt in onde medie per loro equivalgono a 100
watt in microonde, quando, è noto, che mezzo watt in particolari condizioni
e ad una determinata frequenza può determinare la cecità permanente in un
essere umano; e neppure si precisa l'altezza del sistema radiante; si dice
solo che il centro del sistema, non può essere posizionato a quota inferiore
a quella dell'edificio ( e la parte bassa di fronte alle finestre delle
abitazioni?) introducendo un ulteriore elemento di confusione.
Se non avete riso abbastanza sentite la comica finale: "Sotto il profilo
esecutivo.....si dovranno privilegiare scelte cromatiche di tipo neutro che
riducano l'impatto visivo dei manufatti e si dovranno evitare superfici
metalliche riflettenti". Vale a dire, se abbiamo capito bene, che nelle
grandi città i tralicci saranno dipinti di nerofumo per confonderli con lo
smog; di bianco latte a Massa e a Carrara per mimetizzarli con il marmo
delle montagne circostanti e così via fino ad arrivare al colore verde
impiegato per primo in tempi lontani da un furbo napoletano sulla collina
dei Camaldoli senza aspettare che glielo suggerisse Formigoni. Le antenne
poi - i costruttori sono avvertiti - dovranno essere costruite il lega
colorata alla maniera dei dolci a bastone di zucchero filato, e per non
farle brillare al sole, meglio uno strato di ossido o di ruggine...
MARZO
RIDERE RIDERE
Una notizia che rallegrerà i nemici delle radio e
televisioni locali viene dal Tar del Lazio che ha emesso una sentenza
politica, niente affatto giuridica a seguito del ricorso presentato dal
Conna insieme ad alcune radio.
Il presidente del "collegio" della II sezione Filippo Marzano - parliamo
soprattutto di lui perché sia il consigliere Luttazi ed il consigliere
relatore Riccio erano due neofiti - invece di rinviare alla Corte
costituzionale i due punti controversi e basta come noi avevamo richiesto,
ha messo del suo dando la seguente l'interpretazione" che riportiamo in
libera sintesi.
"l'obbligo di trasformazione delle ditte individuali in società non sottrae
la possibilità di effettuare lavoro autonomo, basterà che il titolare della
ditta....faccia parte della società; e quanto all'obbligo di assumere due
dipendenti non è che una conseguenza della creazione...della società".
Sbalordimento a parte, non la tiriamo troppo per le lunghe perché stiamo
promuovendo una iniziativa come associazione che ben difficilmente gli
avvocati avrebbero il coraggio di prendere per il timore di rendersi "nemici
per la vita" i magistrati (ecco un vantaggio che il Conna ha su altre
associazioni): stiamo infatti mettendo a punto una denuncia che presenteremo
a quello che è considerato il CSM (Consiglio superiore della magistratura)
dei magistrati amministrativi. Quanto alle risate poi ricordiamo la legge
dell'ultimo. (sono seguite una ricusazione e tutta una serie di denunce di
cui abbiamo dato notizia nel numero di Nuove Antenne di novembre Ndr).
APRILE
IL RISPETTO
Giungono notizie da diverse parti del paese in merito al
comportamento dei cosiddetti ispettorati. Le testimonianze ormai sono tante
di parzialità, di favoritismi e per contro di persecuzioni sistematiche ai
danni di emittenti locali maggiormente vulnerabili rispetto ad altre.
Si distinguono in particolare alcuni "Circostel", preferiamo chiamarli alla
vecchia maniera perché la definizione di ispettorati incute in partenza un
rispetto che molti non meritano, "Circostel" invece ci porta direttamente in
direzione di un mondo allegro e felice come molti funzionari pagati dallo
Stato si sono trovati a vivere.
Ci rendiamo conto però che non se ne esce facilmente appellandosi al senso
di giustizia e delle proporzioni che ognuno dovrebbe conservare.
Ancora una volta dobbiamo cantare il medesimo ritornello: solo le azioni
giudiziarie che stiamo conducendo potranno ridare prestigio all'emittenza
locale, sempre che i titolari di radio e televisioni siano disposti a far
loro l'antico adagio "Aiutati che il ciel ti aiuta".
Il Conna, lungi dal sostituirsi all'Altissimo, ha le migliori intenzioni di
recuperare l'antica dignità che avevano le prime emittenti locali, e con
essa il rispetto anche di tecnici e funzionari ministeriali.
MAGGIO
GLI ENTUSIASTI
Grande eccitazione da parte di quanti, sentono di toccare
il cielo con un dito dopo essere riusciti, facendo i salti mortali, a
seguire da vicino i lavori della Commissione per l'assetto radiotelevisivo.
Il Conna, che nella sua storia ne ha visto tante, e quasi tutte brutte, non
è preda di facili entusiasmi e i motivi li abbiamo spiegati abbondantemente
nei nostri articoli a partire dal marzo dello scorso anno.
La riunione di martedì 14 maggio all'Eur presso il Ministero delle
comunicazioni per esempio, ha fatto gridare di gioia i suoi partecipanti che
si sono sentiti investire (sempre meglio che esserlo da una automobile) del
sacro compito di apporre la loro firma su di un documento per
l'autoregolamentazione delle televendite.
Apprezziamo il lavoro dell'attuale presidente della Commissione Adalberto
Baldoni, tuttavia, ancora una volta, i risultati sono quelli di sempre:
evitare accuratamente di entrare nel merito dei veri, autentici, a volte
mortali problemi delle emittenti locali. Giudicate voi, l'ordine al primo
posto vedeva il problema delle "Tv transfrontaliere" come se la maggior dei
titolari di imprese televisive e radiofoniche non dormissero alla notte
pensando alle Tv transfrontaliere.
Si béino quindi i beòti; il Conna prende atto della loro felicità.
GIUGNO
NOVITA' DIGITALI
Nei prossimi giorni, in "Ultimissime", pubblicheremo un
documento tecnico messo a punto da Danilo Maddalon sulla tanto controversa
questione del digitale. Sperimentazione a parte (ci stanno lavorando due
tecnici) la novità è di enorme importanza (ne avevamo appena fatto cenno con
una frase sibillina in una "ultimissima" del mese scorso).
Basta pensare che ogni radio (ma anche per il televisivo ci sono novità)
potrebbe irradiare segnali digitali valendosi della medesima frequenza FM
che attualmente utilizza: Questo sistema è stato adottato nientemeno che
dalla Commissione degli Stati Uniti per le comunicazioni e quindi merita di
essere preso in attenta considerazione. A proposito di note tecniche, grande
successo ha riportato il circuitino RDS e la regia automatica (segnalati su
questo sito) che sono risultati perfettamente funzionanti.
LUGLIO
ORFEO TV
Da oggi, o meglio dai primi del mese di giugno, le televisioni
locali nostre iscritte sono meno sole. Buona parte di esse, accusate di non
avere "dignità di impresa" - locuzione inventata da Filippo Rebecchini
della Frt per intendere coloro che hanno semplici fatturati da emittente
locale senza il beneficio (e i milioni di Euro) del "traino" pubblicitario
assicurati da Pubblitalia - sono state costrette alla chiusura dalla
congerie di leggi liberticide escogitate dai politici di centro-destra e di
centro-sinistra (i primi lo hanno fatto per furbizia, i secondi per
stupidità): una prima linea strozzata economicamente, destinata a scomparire
fagocitata dalle reti.
Dicevamo, come abbiamo comunicato il mese scorso, esse non sono più in
"prima linea" , bersaglio primo degli assassini di emittenti locali, perché
a Bologna è nata "Orfeo Tv", televisione di quartiere (priva di dignità
secondo Rebecchini?..)..
A differenza di precedenti esperienze, Orfeo Tv nasce agguerrita anche sul
piano legale; Ambrogio Vitali che ne è il principale animatore ha infatti
alle spalle personaggi come "Bifo" Franco Berardi (ricordate Radio
Alice?..), Stefano Bonaga, Michele Serra e tanti giovani filmakers nonché
uomini di cultura che intendono spezzare il monopolio verticale informativo.
Notizie anche di carattere tecnico ognuno le può provare sul sito
www.telestreet.it.
AGOSTO
ALLARMISMI INTERESSATI
Il questi giorni corrono voci allarmistiche in
merito a comunicazioni che potrebbero arrivare a determinate radio a
differenza di altre. Ancora una volta ripetiamo di stare attenti perché che
per concludere buoni affari con l'ignobile pratica del compra-vendita
qualcuno ha interesse a seminare panico.
A questo proposito abbiamo ricevuto ieri 31 luglio una lettera dal ministro
Gasparri consegnata da personale a bordo di un'auto con targa Servizio di
Stato (quanta fretta, bastava una semplice lettera raccomandata...) nella
quale, dopo averci ricordato che la legge 66/2001 è suo dovere di
applicarla, conclude scrivendo che: "l'emanazione dei relativi titoli
abilitativi interverrà a conclusione dell'istruttoria avviata dalla
Direzione generale del Ministero competente in materia".
Abbiamo immediatamente risposto con una lettera raccomandata postale dove
l'elemento centrale è il seguente.
........"Rilasci pure attestati senza fondamento (la legge 66/2001 doveva
semmai far riferimento a Nuove concessioni, altrimenti i requisiti richiesti
non potevano che essere intesi identici a quelli previsti dalla legge
422/93), sarà compito della Corte di giustizia delle Comunità europee a
ristabilire ordine (e indennizzi per danni) in materia".
SETTEMBRE
BREVISSIMO
Nella ricerca dei ricevitori Sca negli Stati Uniti ci è stato
chiesto dai costruttori se la canalizzazione Fm in Italia era pari o
dispari, ovvero da 88 a 108 oppure da 87.5 a 107.5 Mhz per poterci fornire
quarzi appropriati.
Abbiamo risposto che vigeva da 27 anni la legge delle sovrapposizioni per
l'inesistenza di piani di assegnazione delle frequenze, ma che comunque nel
1993/94 erano state rilasciate delle "concessioni". La domanda che ne è
seguita è stata: "In che cosa sono consistite allora le "concessioni"
rilasciate dallo stato italiano?" Abbiamo risposto che eravamo in attesa di
saperlo anche noi da uno dei tanti magistrati cui ci siamo rivolti.
OTTOBRE
LA DENUNCIA
Il 31 ottobre parte la denuncia alla Procura di Roma nei
confronti dell'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni nella persona
del suo presidente Enzo Cheli per non aver applicato l'articolo 1 della
legge 249 del 31 luglio 1997 che al comma undicesimo facendo riferimento ai
compiti dell'Autorità così recita: "Cura le rilevazioni degli indici di
ascolto dei diversi mezzi di comunicazione..."
Il presidente Enzo Cheli più volte sollecitato dalla nostra associazione
anche per iscritto sul giornale periodico Nuove Antenne di applicare la
legge, invece di affidare all'Istat o di gestire in proprio un compito di
tale importanza, per neutralizzare la nostra denuncia pubblicistica ha
costituito nel 1999 una Commissione rimasta praticamente inerte.
Sono così passati oltre cinque anni dall'emanazione della legge 249 ed i
sistemi di rilevazione privati Auditel e Audiradio, egemonizzati da Mediaset
- con la pallida presenza della Rai non sappiamo quanto motivata - hanno
provocato danni incalcolabili: un abbassamento costante del livello
culturale delle trasmissioni televisive e radiofoniche, nonché distorsioni
del mercato che hanno portato alla chiusura o al fallimento di un gran
numero di imprese radiotelevisive.
Auditel, nonostante gli sforzi per farla apparire attendibile suscita non
pochi dubbi: non si conoscono i tecnici che installano i "Meter" a casa
degli utenti campione né chi tiene i rapporti con essi ed il possibile grado
di influenzabilità su di loro.
Audiradio e Auditel locali, invece non fanno apparire il nome di quelle
imprese che non sottostanno al pagamento di un costoso balzello annuale
giustificato come quota di iscrizione alla loro organizzazione.
Enzo Cheli pertanto dovrà rispondere del sospetto di aver omesso di
denunciare le gravi turbative provocate da Auditel e Audiradio e per non
aver applicato un articolo di legge di fondamentale importanza per il giusto
equilibrio del settore radiotelevisivo
e della stampa, "...favorendo di fatto dolosamente i grandi interessi che
soffocano nel nostro paese la libertà di espressione e delibera iniziativa".
NOVEMBRE
I MOSTRI
Il 29 novembre presso al Ministero delle comunicazioni in viale
America 201, è stato firmato e presentato alla stampa il "Codice di
autoregolamentazione sulla tutela dei minori in tv" cui il Conna ha
collaborato attivamente all'interno della apposita Commissione.
E' certamente meglio di nulla disporre di una serie di norme che diano un
minimo di garanzie rispetto alla valanga diseducativa che piove ogni giorno
su tante giovani persone in corso formazione psicologica e culturale, ma
dobbiamo renderci conto che siamo a livello della classica goccia nel mare.
In quella sorta di sala cinematografica che è l'aula magna del Ministero
delle comunicazioni c'era una persona che avrebbe potuto raccontarci tante
cose, invece ne ha detto altre che non sappiamo quanto abbiano potuto
interessare.
Questo signore era Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset; bastava ci
dicesse chi cominciò per primo a inondare i teleschermi dei tremendi cartoni
animati giapponesi, di violenza unica; il motivo per cui vennero compiute
certe scelte da Finivest, opposte a quelle della Rai del tempo che poneva
grande attenzione nel proporre i programmi della "Tv dei ragazzi".
Le televisioni locali, mai avrebbero potuto invertire una tendenza di grande
riguardo nei confronti della gioventù; ogni responsabilità la si deve quindi
ascrivere alla grande organizzazione privata - di cui Confalonieri era già
uno dei massimi responsabili - con un magazzino sterminato e capitali
infiniti alle spalle che pur di vendere le merci che propagandava non
esitava ad assecondare i gusti più deleteri del pubblico giovane e adulto.
Meglio poco che nulla dicevamo, tuttavia anche se il Comitato di controllo
svolgerà puntualmente il suo compito, con la violenza che è stata seminata a
piene mani in alcuni decenni, dovremo (purtroppo) sempre più abituarci a
titoli di giornale del tipo "I mostri": "Uccide il padre dopo averlo
derubato".
DICEMBRE
LA VENDETTA
Avevamo annunciato il prossimo affermarsi di microstazioni
televisive e anche radiofoniche dotate di piccolissima potenza in grado di
coprire l'area di un intero quartiere utilizzando una delle tante nicchie di
frequenza libere. ORFEOTV di Bologna di cui abbiamo dato a suo tempo notizia
continua a trasmettere in attesa di un possibile atto di forza da parte
dell'ispettorato delle comunicazioni locali, sicura di non aver compiuto
abusi di sorta né violazioni della Carta costituzionale.
Vorrà tentare il Ministero delle comunicazioni di giocare la carta della
disattivazione ben sapendo che nessun giudice nel nostro paese se la sentirà
di condannare chi utilizza un bene dello stato senza dar fastidio a nessuno
e per giunta mediante un microapparato di fronte al quale l'articolo 30
della 223/90 appare ridicolmente sproporzionato?
E' la vendetta delle locali signori, ostacolate, represse, gravate di oneri
impossibili da assolvere, dalle leggi 66, costrette a chiudere le
trasmissioni, o a svendersi.
Da quanti anni il Conna sostiene che l'emittenza locale non è sostituibile
dalle finanziarie multiregionali (specie in campo radiofonico) estranee al
territorio perché locali non sono, in perenne (e perdente) concorrenza con
le reti nazionali?
Quanti parlavano di "dignità di impresa" e lamentavano l'eccessiva
frammentazione ora avranno pane per i loro denti.
Potranno ancora definire "Priva di dignità "TELEFABBRICA" (canale 31)
gestita dalle maestranze della Fiat di Termini Imerese e tutte le altre che
si apprestano a iniziare le trasmissioni a Napoli, Milano, Palermo, Padova
Genova, Firenze e in tanti altri piccoli centri di cui non siamo ancora
autorizzati a fare il nome?
Invece di accaparrarsi l'intero piatto informativo, non era meglio guardare
un centimetro al di là del proprio naso e capire l'impossibilità sulla
distanza di mettere il bavaglio all'intero paese, accentrando in poche mani
i moderni mezzi di comunicazione come è avvenuto per tanti anni nel mondo
della carta stampata?
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