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IN ATTESA DEL... PIANO

 

di Nino Marazzita



Nella giungla di norme che regolano la diffusione televisiva e radiofonica ci sarebbe bisogno intanto di una legge che le annulli tutte per poi riopartire da capo all'insegna ella chiarezza e dell'onestà.
Avete letto bene, chiarezza e onestà, perché tutta la congerie di norme che si sono accumulate negli ultimi anni sono equivoche, approssimative e contraddittorie.
Prendiamo l'esempio delle concessioni delle frequenze.
* Per l'articolo 34 della così detta legge Mammì "le concessioni possono essere rilasciate solo dopo l'approvazione del piano di assegnazione".
* Una norma del 30' aprile del 1998ribadisce che si resta "...in attesa dell'adozione del piano nazionale di assegnazione delle frequenze".
Un decreto legge del 1993 ha stabilito che comunque dovessero essere rilasciate le concessioni previste dalla legge Mammì.
Allora se nel 1998 il piano nazionale delle frequenzeera ancora in fase di adozione come potevano essere rilasciate le concessioni se la stessa legge Mammì lo impediva?
Il problema, di facile soluzione, doveva essere risolto dal Tribunale Amministrativo del lazio che invece ha convalidato l'intera operazione fuori legge evitando di far chiarezza. Il Consiglio di Stato, presumo distrattamente, avallò il tutto.
Mi è stato detto che il Tribunale Amministrativo del Lazio si è trasferito in una sede nuova e lussuosa. MI auguro che il miglioramento abitativo corrisponda anche ad un maggiore impegno nella difesa dello Stato di Diritto. (Avv. Nino Marazzita)
 

 


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